venerdì 23 novembre 2012

22 Novembre - Musica, Caffelatte e Pesce

ecco lo studio in cortile
Mama Sissoko

Un cugino di Philippe ci consiglia di contattare un tale che suona per vedere se in qualche modo è interessato e può partecipare al nostro progetto.
Andiamo a parlargli qualche giorno addietro e finalmente ci troviamo per registrare.
Questo tale non è proprio un tale e non è nemmeno uno dei Linea 77. Si tratta di Mama Sissoko che in Italia probabilmente non dice nulla, ma che qui qualcosa in più lo dice.
Per capirci ha suonato con Youss 'n Dour, Salif Keita ed altri musicisti di questo tenore.
Per capirci ha suonato a Wembley.
E' proprio vero quello che dice Philippe: in Africa puoi incontrare chiunque senza problemi.
E' un po' come se chiedessimo al chitarrista di Vasco Rossi - anche di più direi - se vuole fare qualche intervento nel nostro progetto musicale e lui dicesse Sì, perché no.

Ci accoglie nella sua modestissima casa nella collina di Bamako. Non pensate alle nostre case di collina.
Il tutto avviene nel cortile interno: uno spazio con un pozzo per l'acqua e un albero di mango. Il riassunto della tranquillità positiva.
Innanzi tutto Facciamo colazione! perché qui non si corre mai.
La colazione consiste in pesce di fiume con patate fritte e frittelle di platano accompagnato da caffelatte! Ovviamente si mangia con le mani ed affianco a noi c'è una bacinella con dell'acqua per sciacquarsi.

Finita la colazione gli facciam sentire dove vorremo che intervenisse.
Lui con una modestia per me sbalorditiva ci dice Ditemi quello che volete e io lo faccio.
Cazzo. Ok.

Ehm... Uì! Es che tu po fer d melodì e apré les acòr?
Uì, pa d problem.

Sente il pezzo una volta - giuro - e lo fa perfettamente.

Se bien? Si va pà bien, dì muà.
No no! Se bien!

Arriva il suo figlio più giovane che suona il basso.

Nu puvòn metr osì le bas ghitàr?
Uì.

Prende il basso e fa tutto al primo colpo.
E così via...

A questo punto il pranzo.
Riso con salsa di pomodoro e arachidi e carne di montone - 'na roba leggera...
Dovete sapere che in questi giorni la mia dieta è molto limitata. Fa caldo quindi mangio poco.
La voglia di mangiare riso caldo con le mani all'aperto all'una con 40 gradi mischiato a salsa di arachidi è praticamente nulla.

Manj manj. Purquà tu manj pà! Te plé pa?
Uì! ma je suì petì!
Manj manj.

E mangio...

Dopo il pranzo un'altra sessione di registrazione con una canzone inedita suonata da figlio 1 al calabas - che sarebbe il fuori di mezza anguria girato al contrario e percosso per generare note basse - , figlio 2 al basso, padre alla chitarra e figlia alla voce.
Perfetto.

A quel punto pausa thé maliano sul quale mi soffermerò un'altra volta, infine un intervento sulle prime registrazioni di dum dum fatte da Bela.

La sessione finisce così.
Un pezzo inedito, una sovraincisione di un pezzo cantato da una delle più importanti cantanti del Senegal e un intervento su una base.

Questa è l'Africa.

2 commenti:

  1. Dalla regia mi dicono che è una zucca, non una anguria. Ale c'è posto nel posto giusto?

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