E finalmente! L'ultimo giorno di permanenza a Dakar riusciamo a
registrare qualcosa. Alle ore 17.30 un gruppo di ragazzi più un ballafonista
professionista esegue per noi uno spettacolo di percussioni e coreografia. Ero
sinceramente emozionato.
La cosa è avvenuta nel cortile esterno di un centro culturale di Dakar.
In pratica si suonava, si registrava e danzavano in mezzo alla sabbia. La
microfonazione tipicamente africana era tenuta su da bastoni in legno legati
con nastri di gomma ottenuti dai ritagli delle camere d'aria. Il risultato è
stato stupefacente, soprattutto quando alla fine si è aggiunta a cantare una
cantante professionista di mezza età che si è prestata così, tanto per.
Mi son di colpo reso conto di quello che diceva Philippe quando eravamo
a Torino. Qui ti può capitare di suonare con professionisti che si prestano
senza alcun problema. Qua i ricchi si fermano con noi a Grand Yoff in mezzo al
mercato ed alla sabbia.
La sera festa di addio per le nostre partenze. Andiamo al Cabana
il posto del giorno prima.
Anche qui musica. Un gruppo dii chitarra basso batteria e percussioni
accompagnato da una voce solista di tutto rispetto. Un uomo che apparteneva ad
un gruppo molto importante, unico sopravvissuto in un naufragio, il che l'ha
fatto diventare religioso. E ci credo.
Si dal fatto che abbiam cominciato a ballare e per la prima volta ho
avuto un contatto con una donna negra di una durata maggiore di cinque secondi.
Per contatto intendo tener per mano e ballare assieme. Era una cosa
strana all'inizio: la pelle è diversa. Si tratta di una delle ragazze del corpo
di ballo.
Superato il primo momento di riflessione mi son tranquillizzato ed
abbiam ballato tutti assieme. Tutto ok.
La serata è terminata in terrazza a guardar queste stelle messe al
contrario.
Buona notte
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