E così è arrivata la fine della permanenza a Dakar.
Scrivo dalla nostra stanzetta.
I suoni son quelli di sempre: capre, caproni, bambini, con l'aggiunta di
un Wind of Change degli Scorpions che non ci azzecca assolutamente
nulla.
Mi mancherà questo posto.
Il primo giorno era un disastro ora mi sembra normale, e di una
normalità positiva dove la vita di ogni giorno brulica e nulla è mai fermo anche
se non si fa mai molto.
La notte la citta' è dei gatti che vanno a ripulire i resti e dei cani che son diversi dai nostri: sembran tutti l'aiutante di Babbo Natale.
Partirò questo pomeriggio per Bamako con un viaggetto di 24 in pullman.
A presto!
love you
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